La MotoGP torna finalmente in azione, questo fine settimana, dopo che l'eruzione di un vulcano in Islanda ha causato il posticipo del GP del Giappone.
Vediamo come si prepara a Jerez un Fiat Yamaha Team che non vede l'ora di entrare in azione, con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo reduci dalla brillante doppietta ottenuta nella gara di apertura. Rossi a Jerez vanta un record impressionante, con sette vittorie in tutte le categorie, incluse tre con Yamaha conseguite nel 2005, 2006 e l'anno scorso, quando ha regolato Dani Pedrosa per cogliere il primo successo della stagione. Nonostante sia in forma sin dal Qatar, Rossi, probabilmente, è stato grato più di molti altri all'eruzione, considerando che poco prima della partenza, dieci giorni or sono, si era fatto male ai muscoli della spalla mentre si allenava. Lo spostamento del GP gli ha concesso tempo inaspettato per recuperare, ed ora spera di trovarsi in condizione sufficiente per essere della partita, a Jerez. Lorenzo è tornato in piena forma, dopo la frattura alla mano sofferta prima del via della stagione. Il ventiduenne ha un conto in sospeso con il tracciato, dopo che l'anno scorso è caduto mentre lottava per il podio. Ed è stato ancora su questa stessa pista che Jorge è entrato nella storia come il più giovane pilota di ogni tempo ad aver gareggiato in un Gran Premio. Sempre qui, ha conseguito due vittorie, nel 2006 e 2007, lungo la strada che lo ha portato a conquistare due titoli nella classe 250cc. "Ovviamente è stato un peccato non andare in Giappone - la gara di casa di Yamaha - ma ci andremo nel mese di ottobr, dice il Dottore, e per quanto mi riguarda sono stato abbastanza fortunato ad avere questa settimana di riposo supplementare. Non mi sono ferito gravemente nella caduta facendo motocross, ma la mia spalla era abbastanza dolorante quindi è stato un bene concedergli più tempo per recuperare. Non so ancora quanto fastidio mi darà questo fine settimana, spero non troppo. La vittoria in Qatar è stata fantastica, ma abbiamo visto che siamo in difficoltà in alcune aree rispetto ai nostri rivali quindi abbiamo del lavoro da fare. Correre a Jerez mi piace, l'atmosfera è incredibile e ci sono fantastici tifosi in Spagna. L'anno scorso ho conquistato una grande vittoria e spero di potermi battere al meglio anche questa volta". E' carico anche Jorge Lorenzo.
"Mi è dispiaciuto non andare in Giappone, perché amo quel Paese e quella gara. La scorsa stagione ho anche vinto, per cui ero impaziente di ritornarvi. Ad ogni modo, ormai è andata così e comunque ci ritorneremo in ottobre. Adesso invece andiamo a Jerez, una pista stupenda in cui si riesce addirittura a sentire il clamore della folla mentre si corre! Alle curve Nieto e Peluquil, soprattutto, si sente la gente gridare: non c'è alcun altro posto simile in tutto il mondiale. L'anno scorso sono caduto mentre stavo cercando di passare Stoner e raggiungere il podio, ma fino ad allora il fine settimana era stato buono, ero stato veloce ed avevo conquistato la pole position. Quest'anno sono fiducioso di poter finire la gara e di poter stare con i primi".
Vediamo come si prepara a Jerez un Fiat Yamaha Team che non vede l'ora di entrare in azione, con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo reduci dalla brillante doppietta ottenuta nella gara di apertura. Rossi a Jerez vanta un record impressionante, con sette vittorie in tutte le categorie, incluse tre con Yamaha conseguite nel 2005, 2006 e l'anno scorso, quando ha regolato Dani Pedrosa per cogliere il primo successo della stagione. Nonostante sia in forma sin dal Qatar, Rossi, probabilmente, è stato grato più di molti altri all'eruzione, considerando che poco prima della partenza, dieci giorni or sono, si era fatto male ai muscoli della spalla mentre si allenava. Lo spostamento del GP gli ha concesso tempo inaspettato per recuperare, ed ora spera di trovarsi in condizione sufficiente per essere della partita, a Jerez. Lorenzo è tornato in piena forma, dopo la frattura alla mano sofferta prima del via della stagione. Il ventiduenne ha un conto in sospeso con il tracciato, dopo che l'anno scorso è caduto mentre lottava per il podio. Ed è stato ancora su questa stessa pista che Jorge è entrato nella storia come il più giovane pilota di ogni tempo ad aver gareggiato in un Gran Premio. Sempre qui, ha conseguito due vittorie, nel 2006 e 2007, lungo la strada che lo ha portato a conquistare due titoli nella classe 250cc. "Ovviamente è stato un peccato non andare in Giappone - la gara di casa di Yamaha - ma ci andremo nel mese di ottobr, dice il Dottore, e per quanto mi riguarda sono stato abbastanza fortunato ad avere questa settimana di riposo supplementare. Non mi sono ferito gravemente nella caduta facendo motocross, ma la mia spalla era abbastanza dolorante quindi è stato un bene concedergli più tempo per recuperare. Non so ancora quanto fastidio mi darà questo fine settimana, spero non troppo. La vittoria in Qatar è stata fantastica, ma abbiamo visto che siamo in difficoltà in alcune aree rispetto ai nostri rivali quindi abbiamo del lavoro da fare. Correre a Jerez mi piace, l'atmosfera è incredibile e ci sono fantastici tifosi in Spagna. L'anno scorso ho conquistato una grande vittoria e spero di potermi battere al meglio anche questa volta". E' carico anche Jorge Lorenzo.
"Mi è dispiaciuto non andare in Giappone, perché amo quel Paese e quella gara. La scorsa stagione ho anche vinto, per cui ero impaziente di ritornarvi. Ad ogni modo, ormai è andata così e comunque ci ritorneremo in ottobre. Adesso invece andiamo a Jerez, una pista stupenda in cui si riesce addirittura a sentire il clamore della folla mentre si corre! Alle curve Nieto e Peluquil, soprattutto, si sente la gente gridare: non c'è alcun altro posto simile in tutto il mondiale. L'anno scorso sono caduto mentre stavo cercando di passare Stoner e raggiungere il podio, ma fino ad allora il fine settimana era stato buono, ero stato veloce ed avevo conquistato la pole position. Quest'anno sono fiducioso di poter finire la gara e di poter stare con i primi".





